Trenitalia sospende il divieto per i cani sopra i sei kg
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Trenitalia sospende il divieto per i cani sopra i sei kg
«Abbiamo istituito un tavolo
tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedrà impegnati per valutare con
Trenitalia il miglior approccio sul tema dell'accessibilità degli
animali domestici sui treni».
I proprietari di cani di media e grossa taglia possono tirare un
sospiro di sollievo. L’ordinanza di Trenitalia con cui da domani si
vietava l’accesso sui treni ai cani di peso superiore ai sei chili è
stata infatti sospesa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute
Francesca Martini, al termine dell’incontro con l’ad di Trenitalia
Vincenzo Soprano convocato al Ministero dalla stessa Martini. Il
sottosegretario, che nei giorni scorsi aveva definito l’ordinanza
«inaccettabile» perchè discriminatoria verso i viaggiatori proprietari
di cani, e poco utile in termini di prevenzione sanitaria e igienica,
ha espresso «enorme soddisfazione per la decisione di Trenitalia, che
ringrazio per la collaborazione: L’obiettivo comune è quello di
tutelare il diritto di tanti viaggiatori di viaggiare con il proprio
animale e di tutelare al contempo l’igiene e la salubrità dei vagoni.
Una decisione di grande buon senso e di grande intelligenza».
Evitate, dunque, le preannunciate manifestazioni di protesta previste
domani, con la Lav che aveva invitato alla disobbedienza civile,
esortando i proprietari di cani di salire comunque sui treni: resta in
vigore per ora il vecchio regolamento, fino a una nuova ordinanza
concordata tra Trenitalia e Ministero. «Abbiamo istituito un tavolo
tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedrà impegnati per valutare con
Trenitalia il miglior approccio sul tema dell’accessibilità degli
animali domestici sui treni». Fermo restando, ha ricordato il
sottosegretario, che «i padroni di cani sono responsabili delle
modalità con cui l’animale può essere trasportato, che prevedono
guinzaglio e museruola, la custodia dell’animale e il rispetto degli
altri viaggiatori».
Resta il problema dei parassiti nei vagoni, anche se la Martini fa
notare che «in gran parte si tratta di cimici, che non popolano il cane
ma l’uomo». Per questo il tavolo tecnico tra Ministero della Salute e
Trenitalia si occuperà anche di «valutare alcuni aspetti problematici
di natura igienico-sanitaria in tema di presenza di parassiti, con una
disinfestazione certificabile in termini di qualità».
tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedrà impegnati per valutare con
Trenitalia il miglior approccio sul tema dell'accessibilità degli
animali domestici sui treni».
I proprietari di cani di media e grossa taglia possono tirare un
sospiro di sollievo. L’ordinanza di Trenitalia con cui da domani si
vietava l’accesso sui treni ai cani di peso superiore ai sei chili è
stata infatti sospesa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute
Francesca Martini, al termine dell’incontro con l’ad di Trenitalia
Vincenzo Soprano convocato al Ministero dalla stessa Martini. Il
sottosegretario, che nei giorni scorsi aveva definito l’ordinanza
«inaccettabile» perchè discriminatoria verso i viaggiatori proprietari
di cani, e poco utile in termini di prevenzione sanitaria e igienica,
ha espresso «enorme soddisfazione per la decisione di Trenitalia, che
ringrazio per la collaborazione: L’obiettivo comune è quello di
tutelare il diritto di tanti viaggiatori di viaggiare con il proprio
animale e di tutelare al contempo l’igiene e la salubrità dei vagoni.
Una decisione di grande buon senso e di grande intelligenza».
Evitate, dunque, le preannunciate manifestazioni di protesta previste
domani, con la Lav che aveva invitato alla disobbedienza civile,
esortando i proprietari di cani di salire comunque sui treni: resta in
vigore per ora il vecchio regolamento, fino a una nuova ordinanza
concordata tra Trenitalia e Ministero. «Abbiamo istituito un tavolo
tecnico - ha spiegato Martini - che ci vedrà impegnati per valutare con
Trenitalia il miglior approccio sul tema dell’accessibilità degli
animali domestici sui treni». Fermo restando, ha ricordato il
sottosegretario, che «i padroni di cani sono responsabili delle
modalità con cui l’animale può essere trasportato, che prevedono
guinzaglio e museruola, la custodia dell’animale e il rispetto degli
altri viaggiatori».
Resta il problema dei parassiti nei vagoni, anche se la Martini fa
notare che «in gran parte si tratta di cimici, che non popolano il cane
ma l’uomo». Per questo il tavolo tecnico tra Ministero della Salute e
Trenitalia si occuperà anche di «valutare alcuni aspetti problematici
di natura igienico-sanitaria in tema di presenza di parassiti, con una
disinfestazione certificabile in termini di qualità».
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